Non bisogna prenderla alla leggera, poiché nel nostro paese ogni anno si verificano tra i 200 e i 400 casi di intossicazione per ingestione di funghi velenosi. Le intossicazioni, generalmente, sono dovute a confusione e mancanza di conoscenza.

Funghi sugli alberi


La maggior parte di quelli che causano confusione sono quelli con gambo e cappello, così come alcuni che attirano l'attenzione per essere vistosi. Per quanto riguarda i carpofori, cioè altri tipi di specie che non hanno questa forma, bisogna prestare particolare attenzione a quelli con forma di cervello o di intestino. Non solo sono molto tossici ma possono persino essere letali.

Bisogna fare particolare attenzione alla Amanita Phalloides, poiché è mortale, cresce in qualsiasi tipo di bosco e può essere facilmente confusa con un prataiolo.

 Raccogli funghi con esperti


Per poter distinguere se i funghi sono commestibili o meno devi fare un riconoscimento dettagliato. Per farlo basta seguire questi passaggi (anche se ti consigliamo che la prima volta tu vada con un esperto di micologia).

 Funghi laminati


Parti del fungo a cui devi prestare attenzione:

1. Imenio. È la parte più protetta del fungo, proprio sotto il cappello. Allontanati dalle specie che lo hanno a lamelle o a tubo. Quelle che hanno forma di aculeo o di piega non sono tossiche.

2. Rotture del gambo. Devi osservare come si rompe la carne del fungo. Se vedi che si rompe in modo fibroso, allungato, non è commestibile; quelle che si rompono in modo granulare non comportano alcun rischio.

3. Tonalità della sporata. È qualcosa di complicato da individuare, ma se hanno colore bianco, nero, rosa o marrone, fai molta attenzione, soprattutto con quelle la cui sporata è di colore rosa o bruno.

4. Modo in cui sono disposte le lamelle. Osserva se sono rivolte verso il basso del gambo o verso l'alto e se il gambo è smontabile o no. In entrambi i casi ci sono funghi che si possono mangiare e funghi che non si possono mangiare, quindi dovrai consultare l'esperto.

5. Velo. Il velo si forma durante lo sviluppo del fungo ed è una membrana che lo protegge. Alcuni cadono e altri li mantengono sotto forma di volva, verruche, anelli o cortine. In questo caso vale quanto detto prima riguardo alla tossicità.

 Tipologie di funghi



Miti sui funghi

Molte persone si fidano durante la raccolta per cose come queste:

  • Se un oggetto d'argento annerisce al contatto con un fungo, è velenoso. Falso, non è sempre vero, poiché potrebbe non essere commestibile oppure sì, dipende dalla specie.
  • Se il sugo con i funghi si scurisce, sono velenosi. Non è vero. Dipenderà ugualmente dalla specie.
  • Se si tagliano e cambiano colore sono tossici. Non è vero, poiché ce ne sono alcuni come i finferli, i gallinacci o altre specie che cambiano tonalità e sono prelibatezze totalmente innocue.

 Funghi piccoli


  • Se un animale mangia un fungo e non gli succede nulla, non succederà nulla neanche a me. Falso poiché i metabolismi sono completamente diversi.
  • Se metto i funghi in sale o aceto perderanno il veleno. Sbagliato: il veleno non scompare.
  • Se raccolgo funghi ogni anno nello stesso posto, saranno sempre buoni. Falso, potrebbero apparire altre specie velenose.

 Funghi velenosi


Ricorda: vai sempre con esperti!

*Fotografia tipologia di funghi appartenente al Governo della Navarra